Vai all'articolo originale: Pediatr Diabetes. 2020 Dec;21(8):1546-1555.
I bambini e gli adolescenti con diabete mellito di tipo 1 sono esposti ad un maggior rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari nell’età adulta. Per questo, le attuali linee guida raccomandano di eseguire un regolare screening dei possibili fattori di rischio cardiovascolare fin dai primi anni dall’esordio del diabete.
L’obiettivo primario di questo studio era valutare la prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare in una coorte di bambini e adolescenti italiani con Diabete di tipo 1. L’obiettivo secondario era identificare le possibile caratteristiche cliniche, quali ad esempio età e genere, associate alla presenza di questi fattori di rischio.
Metodi
Lo studio è stato promosso dal Centro Regionale per la Diabetologia Pediatrica di Verona ed ha coinvolto altri 16 Centri di Diabetologia Pediatrica sparsi su tutto il territorio nazionale.
Sono stati raccolti dati riguardanti Indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI), pressione arteriosa, emoglobina glicata (HbA1c), profilo lipidico, rapporto albumina/creatinina urinaria, terapia insulinica e livello di attività fisica. La prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare e la loro distribuzione sono state analizzate sulla base dell’età suddividendo la popolazione in tre gruppi: 2-10, 10-15, 15-18 anni. Inoltre, ulteriori analisi hanno permesso di identificare quali fattori tra età, durata della malattia, genere, HbA1c e attività fisica determinavano la presenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare (BMI-SDS > +2SD, pressione sanguigna > 90° percentile, colesterolo LDL >100 mg/ dL).
Risultati
Circa un terzo (32.5%) dei bambini e adolescenti analizzati presentava almeno un fattore di rischio cardiovascolare, mentre solo il 6.7% presentava due o più fattori di rischio. La prevalenza di fattori di rischio non era significativamente differente nei tre gruppi di diversa età. La presenza di un fattore di rischio cardiovascolare era determinata da livelli elevati di emoglobina glicata e da un’inadeguata attività fisica.
Conclusioni
L’identificazione precoce dei fattori di rischio cardiovascolare e delle caratteristiche cliniche che pongono più a rischio di essere esposti a tali fattori è di fondamentale importanza per favorire un precoce intervento e limitare le conseguenze sulla salute a lungo termine.
Commento editoriale
I risultati di questo studio sottolineano l’importanza di valutare con regolarità le caratteristiche antropometriche (peso e altezza), il valore di pressione arteriosa, il valore di emoglobina glicata, il livello di attività fisica, i parametri ematochimici e su urine durante le visite diabetologiche di controllo.
L’individuazione di uno o più fattori di rischio cardiovascolare deve costituire motivo di intensificazione dell’impegno nella cura da parte del team diabetologico e della famiglia con particolare riguardo al miglioramento del controllo glicometabolico e dei livelli di attività fisica.